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La malocclusione

La malocclusione

Quando in odontoiatria si parla di occlusione dentale ci si riferisce alla relazione che i denti dell’arcata superiore ed inferiore assumono quando entrano in contatto. Nel corso degli anni, molti ortodontisti hanno cercato di descrivere una occlusione dentale teoricamente ideale.

Negli anni 70-80, L.F. Andrews realizzò un famoso studio su 120 modelli di soggetti con un sorriso “naturale”:

  1. Non trattati ortodonticamente
  2. I cui denti erano ben posizionati e piacevoli da vedersi
  3. Con un’occlusione che si era mantenuta bene nel tempo e poteva considerarsi in linea di massima corretta
  4. Che non avrebbero avuto alcun beneficio da un trattamento ortodontico.

Furono identificate le principali caratteristiche della occlusione dentale ideale (dette anche “le 6 chiavi dell’occlusione”). Queste 6 caratteristiche, che definiscono in modo preciso la posizione e la inclinazione di ogni dente, hanno rappresentato un punto di riferimento importante per programmare gli interventi terapeutici e per realizzare apparecchiature che rendessero più agevole il trattamento. La malocclusione (“mal-occlusione”) rappresenta quindi una deviazione dall’occlusione ideale.

Le cause delle malocclusioni sono molteplici, e possono essere distinte in:

  • genetiche: legate ad un pattern di crescita alterato
  • ambientali: legate ad esempio a comportamenti scorretti (es abitudini viziate)

Esistono diversi tipi di malocclusione suddivise in classi dentali e scheletriche.

MALOCCLUSIONE DI I CLASSE

In questo caso, il rapporto tra le arcate e i denti superiori ed inferiori è corretto ma può essere presente un mal posizionamento dei singoli denti quale rotazioni, affollamento, diastemi.

MALOCCLUSIONE DI II CLASSE

L’arcata superiore e/o i denti superiori si trovano in posizione avanzata rispetto ai denti dell’arcata inferiore. Questo potrebbe essere dovuto ad un eccessivo sviluppo della parte superiore del viso, oppure ad un ridotto sviluppo della mandibola, oppure a fattori ambientali che causano una inclinazione eccessiva dei denti anteriori superiori

Queste malocclusioni sono spesso dovute a fattori ambientali, quali ad esempio l’utilizzo del ciuccio oltre l’età fisiologica, succhiamento del dito, interposizione del labbro inferiori tra i denti. Tutti questi atteggiamenti creano un ambiente sfavorevole allo sviluppo mandibolare e inducono un inclinazione verso l’avanti dei denti anteriori.

La malocclusione di II classe ha due sottoclassi che si definiscono:

  • Divisione 1: in cui i denti superiori anteriori sono tipicamente inclinati verso l’esterno; in questo caso di solito si interviene precocemente, per il rischio di frattura degli incisivi superiori in caso di trauma ( sono più esposti e spesso non protetti dalle labbra) .
  • Divisione 2: in cui i denti superiori centrali (incisivi centrali ) sono piuttosto verticali mentre i laterali sono inclinati in fuori; rappresenta una condizione che si riscontra tipicamente nei soggetti adulti che soffrono di problemi all’articolazione temporo-mandibolare (ATM)

MALOCCLUSIONE DI III CLASSE

L’arcata inferiore e/o i denti inferiori sono molto più avanti rispetto ai denti dell’arcata inferiore. In genere questa malocclusione può essere dovuta o ad un iposviluppo del mascellare superiore oppure ad una crescita eccessiva mandibolare.

Si tratta della malocclusione più importante e molto spesso più difficile da curare. Infatti, soprattutto nei casi legati ad un fattore genetico, la crescita mandibolare è sproporzionata rispetto alla crescita del mascellare e si manifesta già in età precoce con un inversione del morso e una mandibola molto rappresentata. In questo caso è molto importante effettuare un consulto presso uno specialista molto presto in modo da stabilire il percorso terapeutico più corretto.

Può manifestarsi anche una pseudo III classe, nel caso in cui ci sia qualcosa tra i denti che non consente una chiusura corretta tale da dover avanzare la mandibola per trovare una chiusura stabile. In questo caso basta rimuovere l’interferenza tra i denti per ristabilire facilmente un rapporto occlusale corretto.